Cenni storici

 

La rebatta è un gioco popolare tradizionale che nasce in Valle d’Aosta in tempi antichi e, come il fiolet, deriva dalla lippa. Secondo la tesi di Pierino Daudry, che riprende gli studi dell’etnologo Arnold van Gennep, gli sport popolari tradizionali come la rebatta sarebbero l’evoluzione di antichi rituali agropastorali trasformatisi nei secoli in giochi tradizionali, e che solo a partire dall’OttoNovecento si sarebbero trasformati in sport veri e propri con regole scritte e maggiore professionalizzazione.

In quest’ottica, per un maggior rigore nel gioco e allo stesso tempo per tutelarlo tra le peculiarità del territorio da poco riconosciuto come autonomo, nel 1957 si costituisce all’interno della Federaxon Esports de notra tera l’Associazione Valdostana Rebatta (Asociachon Valdohtena Rebatta), organizzando un gioco che fino a quel momento era all’insegna dello spontaneismo.

Man mano che lo sport si organizza migliorano sia la tecnica degli atleti che le medie individuali: se nel 1981 il campione Orlando Frachey realizza una media di 11,51, nel 1996 Rudy Brun ottiene una media di 15,09. Anche gli attrezzi di gioco seguono questa parabola evolutiva, e diventano sempre più standardizzati e ergonomici.

Attrezzatura

Gli strumenti di gioco sono semplici:

  • la pallina è detta rebatta e dà il nome al gioco; un tempo rigorosamente di legno, oggi può essere in metallo o in legno con chiodature per aumentarne il peso; deve avere un diametro di 3 cm
  • la masetta o leima è la mazza con cui si colpisce la rebatta: è in legno e si compone di due parti: la testa è detta maciocca e il manico è detto semplicemente lo baton. La masetta ha una lunghezza che varia tra il metro e il metro e quaranta centimetri, e permette al giocatore di effettuare la toccata e la battuta.
  • la fioletta o levau è un supporto di legno dalla forma a pipa che serve da appoggio e da leva per la toccata della pallina

Giocatori e squadre

La squadra è composta da cinque giocatori più due riserve. L’iscrizione delle squadre deve essere fatta seguendo il criterio del quorum, ovvero alla somma delle medie, valide per il campionato in corso, dei cinque giocatori in campo. I valori del quorum per ogni categoria sono determinati con delibera del consiglio direttivo della specialità.

Seppure si giochi sia a squadre che nei campionati individuali il gioco è prevalentemente un gioco individuale, intendendo con ciò che in campo c’è sempre un solo giocatore per volta e i punteggi e le categorie sono legati ai singoli giocatori, mentre i punteggi della squadra ne costituiscono una somma aritmetica.

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